L'unione comunista internazionalista è una corrente che rivendica l'eredità delle idee incarnate successivamente da Marx e Engels, Rosa Luxemburg, Lenin e Trotsky. Essa considera che l'organizzazione capitalistica rappresenta il passato della società umana, non il suo futuro, e che la società capitalistica basata sulla proprietà privata, il mercato, la concorrenza, il profitto, dovrà essere sostituita, su scala mondiale, da una società basata sulla proprietà collettiva delle risorse della terra e degli strumenti di produzione, così come su un'economia democraticamente pianificata, ai cui membri verrà garantito uguale diritto a tutti i beni materiali e culturali.
Essa si rivendica della rivoluzione russa del 1917, che considera la prima e finora unica rivoluzione in cui il proletariato sia riuscito a prendere il potere in modo durevole, per tentare di trasformare la società in un senso collettivista, prima di essere allontanato dal potere politico dalla dittatura di una burocrazia usurpatrice.
Le organizzazioni che si riconoscono nell'UCI considerano che le idee comuniste vanno reintrodotte nella classe operaia, unica classe che sia in grado di farne una forza di trasformazione sociale.
Pur partecipando nella misura delle loro possibilità alle lotte quotidiane dei lavoratori, i militanti dell'UCI ambiscono a difendere gli interessi politici generali della classe operaia. Sono convinti che solo i lavoratori sono capaci di sostituire il capitalismo con una società libera, fraterna ed umana, perché costituiscono la maggioranza della popolazione, e non hanno nessun interesse al mantenimento dell'attuale società. Sono anche gli unici, per il loro numero e la loro concentrazione, ad avere la possibilità di controllare il potere politico che risulterà dal loro intervento.
Essi considerano che i lavoratori costituiscono su scala mondiale una stessa ed unica classe sociale e che la loro presenza a tutti gli stadi della produzione e della distribuzione dei beni prodotti gli permette di controllare democraticamente tutti gli ingranaggi dell'economia in tal modo che essa funzioni per soddisfare i bisogni di tutti.
La rivista lutte de classe, presentata su Internet, è l'espressione collettiva, in lingua francese, dell'UCI. Peraltro, ciascuna delle organizzazioni che vi si riconoscono ha le sue proprie pubblicazioni sotto forma di una stampa politica ed anche, per la maggior parte, una stampa operaia sotto forma di bollettini di impresa regolari.
Fanno parte dell'UCI :
l'Unione Comunista (Trotskista) in Francia, conosciuta dal nome del suo settimanale Lutte Ouvrière;
Combat Ouvrier in Martinica e Guadalupa;
L'Union Africaine des Travailleurs Communistes Internationalistes (UATCI) che interviene in Costa d'Avorio così come nell'immigrazione africana in Francia;
L'Organisation des Travailleurs Révolutionnaires (Union Communiste Internationaliste) (OTR-UCI) in Haïti;
I militanti britannici di Workers'Fight in Gran Bretagna;
I militanti trotskisti raggruppati intorno alla pubblicazione Sınıf Mücadelesi in Turchia;
In Spagna, il gruppo trotskista Voz Obrera che oltre il suo mensile pubblica anche la rivista Lucha de Clase;
Il Circolo Operaio comunista «L'Internazionale» in Italia;
Il Bund Revolutionärer Arbeiter (Unione dei lavoratori rivoluzionari) in Germania;
Nel Belgio, il gruppo trotskista Lutte ouvrière - Arbeidersstrijd che pubblica il giornale La Voix des Travailleurs - De Stem van de Arbeiders;
Inoltre l'UCI mantiene relazioni fraterne con i militanti del gruppo Spark negli Stati-Uniti.
Oltre alle pubblicazioni di queste varie organizzazioni o gruppi di militanti, qui sono disponibili traduzioni di testi dell'UCI nelle varie lingue del sito: francese, inglese, spagnolo, italiano, tedesco, russo, turco, arabo, greco, cinese e persiano.